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Valori dimezzati


Valori a metà

I valori che Boiardo vuole trasmetterci in "Orlando innamorato" sono frutto del cambiamento e dell'apertura che sta avvenendo all'interno della corte estense,che da sempre è sede di importanti e privilegiati contatti con la civiltà francese(ce lo dimostrano i numerosi manoscritti di letteratura cavalleresca che si trovano nella biblioteca estense).Egli interpreta con grande sensibilità umanistica i valori cortesi dell'epoca feudale ormai al tramonto.La corte,nel Cinquecento,infatti non costituisce solo il centro della vita politica/militare, ma anche dell'attività culturale.Essa viene considerata come una misura di civiltà, nella quale si elaborano valori e contenuti della letteratura e dell'arte. Qui il letterato appare legato organicamente alla corte, contribuendo a elaborare e migliorare le varie ideologie.Nella letteratura romanza, il termine "cortese" sottolinea un sistema di rapporti ideali e trasfigurati di cui lo scrittore si fa interprete nelle sue opere; il termine indica anche uno status sociale che riguarda il ruolo dell' intellettuale.Ed è infatti in questo contesto che nasce un' opera altamente innovativa che fonde l'epica e i personaggi propri del ciclo carolingio e le fiabesche storie d'amore del ciclo bretone con la materia dei cantari popolari e li amalgama rielaborandoli sul piano contenutistico e quello stilistico itervenendo sulle ottave e sull'improvvisazione.Inoltre Boiardo utilizza molto le fonti classiche come Ovidio,Apuleio,Virgilio.

 44 ..."Io tiro teco a un segno: 

che l'arme son del'homo il primo honore;

ma non già che il saper facia men degno,

anci lo adorna ,comme un prato il fiore.

Et è simil a un bove,a un saxo,a un legno

chi non pensa alo eterno Creatore,

nè ben si può pensar senza doctrina

la somma magestate alta e divina".

Questi versi,a mio parere,più che mostrare lo scontro di due uomini completamente diversi suggellano l'incontro e la sintesi di due stereotipi ormai anacronistici. Infatti ai valori medievali di lealtà e cortesia si affiancano quelli dell’umanesimo, ossia quello della cultura, della filosofia,e anche quello della tolleranza delle tradizioni e delle religioni diverse che distinguono l’uomo e gli permettono la vera ed autentica essenza di Dio,come è affermato dallo stesso Orlando durante un duello con il re moro Agricane in questa discussione su quale sia la migliore forma di educazione.La virtù dei cavalieri infatti non è solo animata dall’amore di patria e di fede o dal vincolo feudale, come era nelle antiche canzoni di gesta, ora è anche desiderio di affermazione individuale e di gloria personale. Ed è proprio questa virtù che dà al personaggio la forza di battersi per cogliere la Fortuna, altro tema principalmente trattato dalla cultura umanistico/rinascimentale.Il vero punto di forza dell'opera però,sono i personaggi così vari e ben definiti,con le loro idee ed i loro desideri che sono quelli degli uomini di tutti i tempi:essi forniscono all'opera una validità che va al di là del Medioevo o del Rinascimento.E' curioso anche notare che i valori come il gusto per le passioni forti e nobili, per l’onore, per la prodezza dei cavalieri e per l’amore forza motrice del mondo sono presenti nella personalità stessa di Boiardo,che nonostante fosse consapevole dei valori superficiali delle corti non riteneva di aver la forza sufficiente per opporvisi.Lui stesso dirà d'aver scritto L'orlando innamorato per il divertimento dei Signori che si compiacciono della lettura dei romanzi cavallereschi anche perchè proiettano in essi una rappresentazione idealizzata di se stessi.

 

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