L'orlando innamorato è il prototipo di quel genere letterario nato
dalla nobilitazione dei cantari popolari e dalla fusione di elementi
propri del ciclo carolingio e del ciclo bretone, il primo improntato
più su un esaltazione del valore del cavaliere cristiano contro il
nemico pagano, il secondo sulla narrazione di trame che hanno come
punto di riferimento l'amore e il mondo fantastico.
E' caratterizzato da una fruizione orale, come la tradizione a
cui fa riferimento, ed è quindi un poema rivolto ad un pubblico
selezionato di cortigiani com'è quello della corte estense; con questa
precisazione Boiardo si vuol distaccare dallo stile dei cantari,
rivolto a una massa indifferenziata di ascoltatori. L'opera possiede
anche un carattere encomiastico, siccome attraverso le figure di
Ruggiero e Brandiamante Boiardo vuole celebrare le origini della casa
D'este, ed è un tema che si ritrova anche nella cultura classica come
per esempio nell'eneide virgiliana
Il poema tratta principalmente il
tema dell'amore, rivendicandone l'originalità tramite l'adozione di un
modello come Orlando: un paladino della Francia e della Fede che grazie
alla forza dell'amore spezza le catene e diventa un uomo nuovo uscendo
dallo stereotipo di eroe della cristianità, pur mantenendo il suo
valore. Dunque l'amore può colpire tutti ma non limita l'eroismo, anzi:
lo stimola e lo completa rendendolo più vicino al modello antropologico
dell'umanesimo e ai gusti e ideali della corte ferrarese.
E'
da sottolineare come l'amore è tale da vincere sulla cortesia e sulla
fede, infatti nel duello tra Orlando e Angricane si può ben notare come
la prima riesce a smorzare l'impeto del duello e la seconda non è
abbastanza forte da alimentarlo quando calano le tenebre . Invece
quando essi scoprono di amare la stessa donna subito tornano a
combattere sebbene sia notte e lo faranno fin all'ultimo sangue
Boiardo inserisce anche il tema della virtù dell'uomo che trionfa
sull'imprevisto e sull'irrazionale, donando così all'opera una certa
visione ottimistica della vita: questo carattere è chiaramente tratto
dall'umanesimo e il poeta riesce perfettamente ad integrarlo nello
sfondo cavalleresco-cortese del poema.
Molto importante infine l'allontanamento del poema di Boiardo
dallo spirito medioevale, ricordato con una certa ironia e malinconia
dall'autore come se fosse un tempo ormai tramontato: infatti sebbene
nella sua opera siano presenti le passioni istintive come l'amore, il
coraggio e l'odio non v'è la tensione drammatica che caratterizza la
Chanson de roland come i combattimenti cruenti tra cavalieri. Basta
pensare ai ben pochi versi dedicati alla descrizione dello scontro tra
Orlando e angricane, le narrazioni costruite su un registro comico o
avventuroso; come fa del resto anche il Pulci nel suo Morgante, però
ridicolizzando in maniera più esplicita gli antichi valori della
cavalleria e i cruenti scontri tra cavalieri.