Il poema cavalleresco e l'Orlando innamorato
Matteo Maria Boiardo fu il primo
autore,in età quattrocentesca, a narrare per iscritto una nuova
tipologia di letteratura, già conosciuta in forma orale grazie ai
cantari, nata dalla fusione di tematiche già presenti nel ciclo
bretone e in quello carolingio. La permanenza di tematiche
tipicamente medioevali in un’Italia in cui era già in corso lo
sviluppo della cultura rinascimentale fu possibile grazie alla
resistenza nei territori ferraresi di una cultura fortemente legata
agli ideali cavallereschi di stampo feudale, Ferrara, infatti
mantenne privilegiati contatti con la cultura francese, ancora
portatrice di questi valori.
L’Orlando Innamorato fu dunque il
primo esempio di questa nuova forma letteraria:il poema cavalleresco.
All’interno del poema vediamo coesistere forti elementi del ciclo
carolingio, come ad esempio la figura del protagonista,Orlando,già
all’interno della nota Chanson de Roland,e le forti connotazioni
religiose e storiche della guerra,ed elementi tipici del ciclo
bretone come la tematica dell’amore come causa stessa del poema
oltre alla presenza di elementi magici. Altra caratteristica di
rilievo dell’opera è il suo carattere encomiastico,il Boiardo
intende infatti rendere note e celebrare,mediante il suo poema, le
origini epiche e leggendarie della famiglia d’Este, regnante su
Ferrara.
Il poema mostra però anche forti
caratteristiche innovative confermando le effettive differenze
culturali rispetto ai poemi trecenteschi. La mentalità medioevale è
infatti trattata con leggera ironia dal Boiardo che fonde la
narrazione avventurosa ad un registro comico in grado di smorzare la
tensione e la drammaticità tipica del ciclo carolingio. L’amore
inoltre, tema portante del poema, assume con Boiardo una
conformazione passionale e travolgente benché la stessa sia tenuta a
freno dalle virtù cortesi, mentre la figura femminile assume un
aspetto più terreno rispetto all’idealizzata donna oggetto
dell’amor cortese. L’amore a sua volta genera il carattere
avventuroso del poema, che si sviluppa come affermazione da parte
dell’eroe della propria virtù ed individualità, ulteriore
conferma l’impronta umanistica dell’opera.